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Rilasciato il nuovo aggiornamento del NextwarePro, il sistema di gestione sviluppato per il Non Profit e con il Non Profit. Nuove Funzionalità: Stampa etichette, stampa donazioni, gestione comunicazioni: Sono stati inseriti i pulsanti che consentono di rimuovere i filtri senza dover ripulire anche gli altri parametri del form. Creazione flusso Sepa DD: E’ stata normalizzata la creazione del flusso escludendo i caratteri che possono provocare lo scarto del file. Pagamenti e incassi multipli: E’ stata implementata la possibilità di selezionare il tipo movimento anche nella gestione dei pagamenti e incassi multipli. Gestione iscrizioni ai corsi: Vengono ora esposti il settore e la classificazione nell’elenco delle iscrizioni. E’ stata modificatala gestione delle rate in modo tale che non possano essere modificate le rate di un’iscrizione per le quali esistono già i pagamenti. Configurazione fundraising: Da questa release è possibile applicare una percentuale di commissione alle donazioni acquisite e destinate ai progetti. La commissione non viene applicata alle

Noi siamo pronti, e voi? Finalmente dopo lunga attesa, lo scorso 18 Aprile è stato pubblicato il decreto con il quale vengono ufficializzati gli schemi di rendicontazione previsti dalla riforma del Terzo Settore. Gli schemi sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale con un provvedimento emanato ai sensi dell’art. 13 del codice del Terzo Settore, che pone le basi per una maggiore uniformità delle modalità di rendicontazione delle risorse economiche e finanziare che a vario titolo pervengono agli Enti. Questo permette sia una comprensione più immediata ed oggettiva dei dati di bilancio, sia di una loro più facile comparazione nel tempo e nello spazio. Il decreto mette in luce alcuni aspetti da tenere in considerazione nella gestione dei modelli di schemi di bilancio, come per esempio la soglia dei ricavi per la quale viene stabilita la redazione di un bilancio di esercizio. Gli Enti del Terzo Settore con ricavi, rendite, proventi o entrate non inferiori

Rilasciato il nuovo aggiornamento del NextwarePro, il sistema di gestione sviluppato per il Non Profit e con il Non Profit. Nuove Funzionalità: Cambio percentuali ordini a fornitore: La funzione è stata modificata in modo tale da non cambiare le percentuali nelle competenze attribuite al 100% all’istituzionale o a al commerciale. Import donazioni:E’ stato gestito l’import del codice precedente del donatore e le note sulla donazione. Stampa elenco destinazioni: Sono stati aggiunti al report i dati relativi al bambino. Visualizzazioni schede contabili: E’ stata inserita la possibilità di utilizzare il saldo finale dell’esercizio precedente come saldo iniziale della scheda fin quando non vengono eseguite le scritture di apertura. Anagrafica fondi: E’ stata inserita la possibilità di esportare in formato Excel l’elenco dei fondi; Bilanci riclassificati: E’ stata implementata la possibilità di indicare la voce riclassificata in cui far confluire il mastrino in maniera dinamica al momento dell’inserimento della registrazione. Pagamenti e incassi multipli: Sono state eseguite delle modifiche relative

La popolare app di videoconferenze Zoom, che ha registrato un boom in questo periodo di quarantena, è stata presa di mira dagli hacker e ora oltre 500mila credenziali di utenti sono in vendita nel dark web. E il prezzo per ogni account è irrisorio e in alcuni casi le credenziali sottratte sono addirittura gratuite. Lo ha scoperto la società di sicurezza informatica Cyble secondo cui gli hacker sono riusciti ad accedere alle password e ai collegamenti Url di mezzo milione di account già dal primo aprile per poi venderli sul dark web al prezzo di 0,002 centesimi di dollari ciascuno. Alcune credenziali sono state regalate per consentire le "Zoombombing", vere e proprie invasioni che si verificano durante le videoconferenze. Il furto di credenziali è avvenuto attraverso un attacco informatico chiamato "credential stuffing", che fa leva sul fatto che gli utenti usino le stesse chiavi d'accesso per più applicazioni, siti e servizi. Violati

Tra le molte divisioni nella comunità scientifica e ancor più tra i governi sul metodo più efficace per contrastare la pandemia, una delle poche certezze è costituita dall'uso delle tecnologie di tracciamento per coniugare la sicurezza delle persone con una ripresa delle attività economiche che non può attendere ancora molto. La diffusione massiva degli smartphone, dotati di apparati radio e sistemi di geolocalizzazione precisi e affidabili, rende infatti possibile creare sistemi potentissimi per ricostruire gli spostamenti a livello individuale e aiutare così a contenere la diffusione del virus. Un'esigenza che si scontra però con quella della privacy, tutelata a livello normativo ed essenziale da garantire per fare in modo che gli strumenti messi a disposizione siano davvero efficaci, in quanto utilizzati senza timore da parte di milioni di utenti sempre più attenti all'importanza dei dati personali. I protagonisti del settore tecnologico sono già scesi in campo per mettere a disposizione di sviluppatori e

In tempo di quarantena attenzione alla giustizia fai da te. Segnalare chi esce di casa sui social network, violando le misure restrittive imposte dal Governo, potrebbe rivelarsi pericoloso. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus a oggi si moltiplicano i gruppi pubblici, privati, ma anche i singoli profili social che condividono fotografie di chi fa jogging o di chi uscirebbe di casa violando le regole. Una mole enorme di fotografie in chiaro, targhe di veicoli e numeri civici di abitazioni private resa pubblica nel web. Tutti dati personali che per la nostra legge non possono essere diffusi da privati, neppure per denunciare presunti illeciti. Oltre a un eventuale risarcimento in sede civile, si rischia di dover rispondere del reato di diffamazione aggravata se la fotografia viene accompagnata da post che etichettano come trasgressori o peggio ancora chi avrebbe violato le disposizioni anti contagio. La regola è semplice: non sappiamo perché quella persona sta uscendo di casa

Le caselle postali di 600mila account del provider italiano di posta elettronica Email.it sono state violate. Un gruppo di hacker che si definisce NoName Hacking Group ha messo in vendita nel dark web il database sottratto a Email.it I dati vengono venduti in Bitcoin a un prezzo che va dai 3.400 ai 20.000 dollari, a seconda del tipo di file che si vuole acquistare. Il Sole 24 Ore è entrato nel dark web e ha visitato il sito attraverso il quale il gruppo di hacker ha messo in vendita i dati. Si tratta di sole tre schermate nelle quali vengono però forniti molti particolari sugli account che sono stati rubati. Email.it ha confermato al giornale specializzato online ZdNet la violazione del server e ha sottolineato di aver denunciato la violazione alla Polizia postale. Nel sito sul dark web gli hacker scrivono: «Abbiamo compromesso il datacenter di Email.it più di 2 anni fa. Abbiamo preso

Rilasciato il nuovo aggiornamento del NextwarePro, il sistema di gestione sviluppato per il Non Profit e con il Non Profit. Nuove Funzionalità: Generazione scadenze predefinite: La funzione è stata modificata in modo tale che aggiorni anche il flag Sepa DD per le scadenze già esistenti. Generazione flusso: E’ stato inserito un ulteriore controllo che avverte se nel flusso sono presenti scadenza con data addebito precedente alla data corrente. Gestione distinte Sepa DD:Si tratta di una nuova funzione che consente di gestire le distinte generate e non ancora inviate. E’ possibile: ° eliminare interamente la distinta: in questo caso tutte le scadenze che conteneva potranno essere di nuovo estratte; ° oppure eliminare una o più scadenze dalla distinta: in questo caso le scadenze eliminate potranno essere di nuovo estratte ed il file xml viene rigenerato Import donazioni da c/c bancario: E’ stata implementata una funzione ottimizzata che consente l’import delle donazioni a partire dagli estratti conto bancari. Tramite questa funzione

Come noto di recente il Cert-PA dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha elaborato undici semplici raccomandazioni rivolte ai dipendenti pubblici che hanno adottato la modalità di lavoro agile per aiutarli a utilizzare al meglio e in sicurezza i propri dispositivi personali: pc, smartphone, tablet. Le raccomandazioni sono state predisposte sulla base delle misure minime di sicurezza informatica per le pubbliche amministrazioni fissate dalla circolare 17 marzo 2017, n. 1/2017. Difatti la direttiva n. 1/2020 emanata dal Dipartimento della Funzione Pubblica prevede che il dipendente pubblico possa utilizzare propri dispositivi per svolgere la prestazione lavorativa, purché siano garantiti adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete secondo le esigenze e le modalità definite dalle singole pubbliche amministrazioni. Le raccomandazioni sono le seguenti: 1. Segui prioritariamente le policy e le raccomandazioni dettate dalla tua Amministrazione. 2. Utilizza i sistemi operativi per i quali attualmente è garantito il supporto. 3. Effettua costantemente gli aggiornamenti di sicurezza del tuo sistema operativo. 4.

Il Non Profit è in prima linea a fianco di istituzioni, cittadini e aziende per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso. Questa volta, però, l’emergenza è più grave per due ragioni. La prima è che ciò che l’ha provocata è un agente subdolo, invisibile, che attacca la comunità che si incontra e si relaziona. La seconda risiede nel fatto che il Non Profit rischia di uscire da questo periodo indebolito economicamente. Il necessario stop delle attività e una repentina riorganizzazione delle stesse, la concentrazione degli aiuti verso una causa unica, unito agli sforzi inimmaginabili in termini di personale, beni di prima necessità acquistati e supporti tecnologici da parte di tante organizzazioni per far fronte all’emergenza stanno mettendo a dura prova il settore. Ci fa piacere segnalare l’iniziativa messa in atto da Italia non profit che ha deciso di mettere a disposizione degli enti Non Profit la propria piattaforma per dare visibilità alle loro