Ritrova i propri dati personali pubblicati online sul Corriere della Sera, interviene il Garante della Privacy e sanziona la testata
Ritrova i propri dati personali pubblicati su un quotidiano online in una foto che riprende il testamento olografo di una
Senza cybersecurity non può esserci né privacy né conformità al GDPR
A 5 anni dall’introduzione del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali un sondaggio condotto dall’Osservatorio di Federprivacy ha rivelato che
L’80% delle scuole è vittima di almeno un attacco ransomware
“The State of Ransomware in Education 2023” pubblicato dall’agenzia di sicurezza informatica Sophos, lo scorso anno le scuole, sia superiori
Proteggere la vostra privacy è un incubo se possedete un’auto costruita di recente
Se possedete un’automobile costruita negli ultimi anni, la vostra vettura potrebbe spiarvi e raccogliere i vostri dati personali, compreso il
In Italia gli attacchi ransomware sono aumentati del 34,6%, e l’80% delle vittime sono Pmi
Nel secondo trimestre 2023, il fenomeno del ransomware è cresciuto del +34,6% in Italia e del +62% a livello globale
Neanche gli utenti di Linkedin si salvano dalle truffe online
Nel corso di quest’anno, più della metà delle aziende prese in esame (il 56%) ha infatti subìto almeno una truffa
Per like ed emoticon sui social offensivi o scritti durante l’orario di lavoro si può essere licenziati
Like, messaggi, emoticon e post sempre più al centro dei controlli datoriali. A dettare le “regole social” è soprattutto la
Whistleblowing: il valore aggiunto per il governo dei rischi organizzativi
Dal punto di vista delle organizzazioni, pubbliche e private, tenute a aggiornare o impiantare il processo per la gestione delle
I medici che condividono i dati dei-pazienti tramite whatsapp senza rispettare la privacy
Dati sensibili dei pazienti condivisi su WhatsApp da parte di almeno 26 membri del personale sanitario per più di 500
Valutazioni dei dipendenti inserite in una black-list istituita dal datore di lavoro, senza aver coinvolto il DPO
Da tempo molti dipendenti si lamentavano di umilianti violazioni della loro privacy e della invasiva sorveglianza a cui sarebbero stati