Per accedere alle Videoguide e alla documentazione in PDF scaricabile è necessario accedere con i dati forniti in fase di registrazione dal nostro staff.

Il Covid-19 è il terzo rischio più percepito dalle aziende in Italia per il 2021. Fanno più paura del coronavirus gli incidenti informatici e l'interruzione di attività. Secondo l'Allianz Risk Barometer 2021  realizzato da Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), interruzione di attività, pandemia e incidenti informatici sono i tre principali rischi percepiti per il 2021, tutti fortemente interconnessi. In Italia, per la prima volta in assoluto, gli incidenti informatici si classificano come il più importante rischio per le aziende a livello locale. L'interruzione di attività è al secondo posto e rimane una sfida fondamentale, mentre la pandemia entra quest'anno direttamente al 3° posto. "L'Allianz Risk Barometer 2021 è chiaramente dominato dal trio di rischi legati al Covid-19. L'interruzione di attività, la pandemia e il cyberspazio sono fortemente interconnessi, a dimostrazione delle crescenti vulnerabilità del nostro mondo altamente globalizzato e connesso", afferma Joachim Müller, CEO di AGCS. "La pandemia di coronavirus

L’autorità di controllo per la protezione dei dati spagnola (AEPD) ha inflitto alla CaixaBank sanzioni per sei milioni di euro per trattamenti illeciti dei dati personali dei propri clienti. Lo scorso dicembre un altro istituto bancario, il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) aveva ricevuto una multa di 5 milioni di euro sempre dal garante iberico per l'invio di comunicazioni commerciali senza espresso consenso e l'impossibilità dei clienti di poter scegliere quali dati fornire o meno alla banca. Ammontano quindi ad 11 milioni di euro le multe che hanno colpito il mondo bancario spagnolo in poche settimane. Nel caso che ha riguardato la CaixaBank, tutto era iniziato tre anni fa, quando un cliente aveva inviato una lettera all'AEPD denunciando che la banca “gli aveva imposto l'obbligo di accettare le nuove condizioni in materia di protezione dei dati personali, nello specifico quella relativa il trasferimento dei tuoi dati personali a tutte le società

Il messaggio recita più o meno così: «WhatsApp sta aggiornando i propri termini e l'informativa sulla privacy». E ancora: «Toccando “accetto”, accetti i nuovi termini e l'informativa sulla privacy, che entreranno in vigore l'8 febbraio 2021. Dopo questa data, dovrai accettare questi aggiornamenti per continuare a utilizzare WhatsApp. Puoi anche visitare il centro assistenza se preferisci eliminare il tuo account e desideri ulteriori informazioni». Se siete utilizzatori della piattaforma di messaggistica istantanea più popolare al mondo (cioè WhatsApp), questo avviso lo avrete già ricevuto. Perché è da qualche giorno che la società californiana lo ha sottoposto ai suoi utenti. E non sono mancati i dubbi, in alcuni casi sfociati in complottismi paranoici su cosa possa succedere a chi usa WhatsApp. Anche perché quel “dopo tale data dovrai accettare i termini per continuare a usare WhatsApp” ha scatenato tutta una serie di reazioni. Proviamo allora a capire cosa significhi questo avviso e, soprattutto,

Rilasciato il nuovo aggiornamento del NextwarePro, il sistema di gestione sviluppato per il Non Profit e con il Non Profit. Gestione magazzino E’ stata implementata la possibilità di generare le scritture contabili direttamente dal modulo magazzino quando si siano registrati movimenti di donazioni materiali. Fino alla release precedente i collegamenti tra i moduli magazzino e contabilità avvenivano nei seguenti casi: 1. Per i movimenti di carico della merce da fornitore la contabilità viene aggiornata tramite la registrazione della fattura d’acquisto; si hanno quindi due fasi separate: la registrazione dei movimenti di carico (tipicamente da ddt al momento del ricevimento merce) e la registrazione in contabilità nel momento in cui viene ricevuta la fattura; 2. Per i movimenti di scarico da vendita il magazzino viene aggiornato all’atto dell’emissione del ddt o della fattura immediata; successivamente la contabilità vien aggiornata quando si contabilizza la fattura di vendita (sia emessa a partire dal ddt che immediata); 3. Per i

Tik Tok è un’app sviluppata in Cina che ha fatto registrare, a fine 2020, una vera e propria esplosione di download, più di 2 miliardi e mezzo in totale. Conosciuta dai più come l’app dei balletti e degli sketch simpatici, si tratta del programma per dispositivi mobile più utilizzato fra i teenager di tutto il mondo. Oltre ai rischi di ban in USA corsi durante l’amministrazione Trump, arrivano nuovi segnali d’allarme, non solo per la società che gestisce l’applicazione ma anche, e soprattutto, per i suoi utenti più giovani. Il tema cruciale riguarda la tutela della privacy dei minori. L’allarme del Garante della Privacy - In questo caso gli Stati Uniti non c'entrano nulla. È il Garante della Privacy italiano ad aver avviato una procedura contro il social dal logo bianco e nero. Le accuse sono pesanti, frutto di un’istruttoria iniziata a marzo. Ecco l’elenco delle principali osservazioni del Garante della Protezione

Come da prassi prevista dalle norme antiriciclaggio avevano chiesto al cliente le motivazioni riguardo la finalità del cospicuo prelievo di 85.000 euro che egli aveva richiesto di effettuare, e a seguito della risposta ironica che avevano ricevuto non riuscivano a trattenersi dal condividere la mail con altri colleghi su WhatsApp, che a loro volta condividevano con altri ancora, a tal punto che la comunicazione è arrivata infine su Facebook diventando virale. Se i bancari trovavano divertente il messaggio che circolava da un social ad un altro, non rideva però l’autorità per la privacy, che dopo aver accertato i fatti irrogava alla banca una sanzione da 100mila euro. È accaduto in Romania, dove tutto era iniziato lo scorso luglio, quando un cliente infastidito dal fatto di dover fornire giustificazioni su come avrebbe utilizzato il denaro che aveva chiesto di prelevare, aveva risposto agli addetti della Banca Transilvania con una lunga e sarcastica

In un mondo sempre più interconnesso, le interazioni digitali comportano anche nuovi rischi, soprattutto per i bambini e gli adolescenti che utilizzano sempre di più lo smartphone, i social network e i servizi di messagistica istantanea. Tra i pericoli cui vanno incontro i più giovani, c'è sicuramente quello del cyberbullismo, un fenomeno che purtroppo sta crescendo anche in Italia. Un aiuto viene dalla tecnologia grazie alla nascita di app e piattaforme che consentono alle famiglie di proteggere i figli su questo fronte, cercando di rispettarne il più possibile la privacy. Un fenomeno in ascesa. Il cyberbullismo, ovvero l'insieme di azioni aggressive e intenzionali realizzate con strumenti tecnologici (come sms, foto, video, mail, chat, sistemi di messagistica istantanea, telefonate, social network), il cui obiettivo è provocare danni a un coetaneo incapace di difendersi, è in ascesa anche in Italia. Secondo la ricerca della compagnia assicurativa Bnp Paribas Cardif «Tecnologica, inclusiva e green:

Per gestire il servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti Covid i Comuni dovranno individuare adeguate soluzioni organizzative volte a evitare l’esposizione a terzi della situazione delle persone contagiate o in isolamento. Lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali nella Faq sulle problematiche connesse all’emergenza Coronavirus riguardo alla raccolta dei rifiuti urbani, disponibile sul sito dell’Autorità www.garanteprivacy.it. La Faq che contiene indicazioni di carattere generale sarà inviata all’Anci affinché sia diffusa a tutti i Comuni d’Italia. Per quanto non rientri nella stretta competenza dell’Autorità l’indicazione delle esatte modalità differenziate di raccolta dei rifiuti prodotti da persone positive o in isolamento, il Garante invita, in ogni caso, i Comuni ad effettuare scelte organizzative tenendo nella dovuta considerazione l’esigenza di rispettare la riservatezza degli interessati, in un’ottica di proporzionalità e minimizzazione del potenziale impatto sugli stessi. Tenuto conto delle dimensioni territoriali, delle risorse disponibili, del numero dei contagi, nonché delle modalità ordinarie

Rilasciato il nuovo aggiornamento del NextwarePro, il sistema di gestione sviluppato per il Non Profit e con il Non Profit. Anagrafica donatori: E’ stato implementato il campo “Referente” per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Stampa bollettini: E’ stata implementata la possibilità di filtrare i soggetti con / senza indirizzo e-mail: Nella stampa della causale viene ora stampato anche l’eventuale primo sottolivello di analitica: ciò richiede che siano state generate le scadenze predefinite. Stampa causali: E’ stata inserita l’indicazione di movimentazione della contabilità analitica. Riepilogo scadenze predefinite: Nel riepilogo per progetto sono state inserite le colonne per il bambino e i sottolivelli. Stampa totali dei progetti: La funzione è stata modificata in modo tale da valorizzare la colonna delle variazioni non con tutti i mastrini di patrimoniale, ma solo con quelli desiderati. A tale scopo è stata aggiunta una casella nell’anagrafica del piano dei conti che deve essere spuntata nei mastrini che si vuole vengano conteggiati. Analisi donatori: L’analisi può ora essere

Nuovi guai per Google e Amazon in Europa. Questa volta i due colossi sono finiti nel mirino della Cnil (Commission nationale de l’informatique et des libertés), l’equivalente francese del nostro garante della privacy, per aver violato le norme sull’uso dei cookies di tracciamento online. Le multe a Google - L’autorità francese ha inferto a Big G due sanzioni per un valore complessivo di 100 milioni di euro, la multa più grande mai comminata dal Cnil a una società internazionale. In particolare, secondo quanto si legge sul sito dell’autorità francese, Google Llc, che gestisce anche il motore di ricerca Google e il sistema Android, è stata condannata al pagamento di 60 milioni di euro, mentre altri 40 milioni di euro di multa sono stati comminati a Google Ireland Ltd., succursale europea del gruppo. In base alle indagini avviate a marzo 2020 dalle autorità di Parigi, in entrambi i casi l’accusa è quella di aver installato sui