Per accedere alle Videoguide e alla documentazione in PDF scaricabile è necessario accedere con i dati forniti in fase di registrazione dal nostro staff.

Le Qualità per un Buon Data Protection Officer

Quali sono, le qualità morali che un DPO deve possedere, in linea con i dettami posti dal Regolamento, per assurgere al suo compito di proteggere i dati e poter essere considerato come il necessario elemento di congiunzione tra la disciplina dell’etica e la materia giuridica?

Le qualità di un DPO devono innanzitutto partire dalla competenza in materia, presupposto senza il quale qualunque ragionamento etico perde di significato. Ma, accanto a questa:

  • deve avere capacità di integrazione, al fine di perseguire i propri fini con onestà, scrupolosità e responsabilità, con assoluto riguardo alle normative e alle regole e, al contempo, favorire lo sviluppo di una cultura rispettosa delle leggi sulla protezione dei dati all’interno dell’organizzazione nella quale si trova ad esercitare il suo ruolo;
  • deve maturare la giusta leadership per rispondere ai suoi compiti con franchezza e conoscenza di sé, tratti che possono aiutare ad evitare la manipolazione delle informazioni e a “creare un’atmosfera di fiducia” per agevolare gli incontri tanto formali quanto informali. Il DPO deve essere onesto riguardo ai propri limiti, alla necessità di acquisire sempre maggiore conoscenza, conscio che i suoi valori influenzano la consulenza che offre;
  • non dovrebbe mai accettare incarichi che possono risultare perniciosi per la coscienza o per il decoro;
    non deve mai operare attraverso mezzi illeciti o ingiusti che possono fornire informazioni o valutazioni errate e che possano causare rischio all’organizzazione o all’azienda;
  • la dilazione e la trascuratezza nell’assolvere al proprio ruolo possono creare una situazione di rischio all’azienda o all’organizzazione. Il DPO deve sempre condurre con impegno e con dedizione ciascuna attività che è richiamato a esercitare o coordinare tenendo in considerazione la natura, l’ambito di applicazione, il contesto e le finalità del trattamento; nel fornire un parere in merito alla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati, il DPO deve assumere un atteggiamento critico e ragionato al fine di minimizzare gli errori;
  • le qualità morali devono comprendere, inoltre, gli standard deontologici propri del settore. Integrità significa anche integrazione esemplare dei valori, dei dettami del codice di condotta di riferimento e della mission della struttura in cui si opera;
  • il DPO, infine, come previsto dal GDPR, deve poter svolgere il suo ruolo in piena indipendenza e in mancanza di conflitti d’interesse.
    compito del Data Protection Officer è, quindi, quello di realizzare nella libertà, la propria umanità – intesa come valore – e il proprio ruolo – inteso come predisposizione a fare il bene – un cammino che diventa impegno morale. Le scelte morali si collocano nell’insieme di valori che permettono di effettuare una valutazione e portano alla decisione di condurre o non condurre una determinata azione. 

Ciò implica una riflessione critica più ampia volta a considerare il contesto in cui oggi si sviluppa l’esperienza applicativa del Regolamento europeo per la protezione dei dati, per poter agire su di esso affinché il DPO possa esprimere le sue competenze senza ostacoli; per far questo è necessario promuovere azioni di sensibilizzazione affinché le qualità morali che il DPO deve possedere rappresentino la base su cui costruire le sue caratteristiche professionali necessarie ad accompagnare le altre qualità o skill di natura giuridica, finanziaria, informatica, organizzativa e gestionale al fine di condurre il suo operato al meglio delle possibilità.

 

Articolo Ripreso da: Agenda Digitale